giovedì 16 maggio 2013

WOW!


Caro diario,

stasera ti tengo allegro... parliamo di burlesque!
Poiché son più le volte che ti scrivo mezza ignuda, shekerando il culetto e agghindata come un lampadario fatto di glitter e merletti, avrai capito che è una delle mie grandi passioni.
Pur conoscendo la sua esistenza da molto tempo sono inciampata in quest'arte due anni fa organizzando a Naples un workshop con la bella e brava Roxy Rose.
Un'esperienza che mi ha dato la possibilità di far evolvere la mia vena artistica in più modi e che mi ha regalato un'ulteriore sbocco alla mia femminilità.
Pian piano gli anfibi sono stati sostituiti da tacchi di ogni genere (anche se ogni anfibio è bello 'a mamma soja e non li eliminerò mai dal mio guardaroba), i pantaloni smandrappati hanno preso la via del ferro da stiro (non sempre...) e vestitini, collant e reggicalze di ogni sorta ora affollano l'armadio.
Insomma il burlesque può essere agito, diventando performer, ma anche metabolizzato nella vita di tutti i giorni come una specie di stage permanente per se stessi.
Non ti insegna la seduzione, la sensualità e la femminilità, ma aiuta, col sorriso, a mettere fuori ciò che alberga già dentro l'essenza della donna.
Non male direi ;)
Naturalmente io mi sono cimentata anche nella costruzione di performances e proprio ora sto ultimando due numeri.
La cosa più interessante è che la versatilità del burlesque mi ha consentito di metterlo un pò dappertutto.
L'ho usato nel progetto fotografico Munnesque, dove affrontavo il problema del disagio dei rifiuti che ci ha assalito nell'estate 2011


ma anche nell'illustrazione, realizzando WOW! una mostra/tributo al mondo del burlesque e affini.


Insomma il burlesque è il pezzo che mi mancava, l'anello di congiunzione fra tutte le mie inclinazioni artistiche :)
Devo dire che mi ha dato anche del calore umano, perchè ho potuto conoscere le persone che da anni danno voce a quest'arte cercando di tenere alto lo stile, la ricerca e l'originalità, dovendo spesso lottare contro la moda, che lo ha un pò fagocitato appiettendo tutta la cultura che c'è dietro e facendo emergere soprattutto la superficialità un pò "velinesca" tipica di questi anni.
Le persone di cui parlo, oltre a Roxy Rose, performer e insegnante di talento e originalità, sono Attilio Reinhardt (definito l'ambasciatore del burlesque in Italia), eclettico, raffinato e charmant, Little Lady Burlesque, ballerina e performer professionista, tenace e fiera come poche, Mitzi von Wolfgang, fondatrice e direttrice della "Burlesque School Milano", praticamente la seduzione in persona, Cleo Viper, coach e performer professionista, i suoi numeri di fascino e bellezza sono noti a livello internazionale *__*
Mi fermo qui perchè è un mondo vasto e non riuscirei mai ad essere esaustiva su tutti.
Io però, devo dirlo, sono un pò triste.
Perchè domani comincia il Milan Burlesque Award e io non potrò essere con loro... inoltre quest'anno alla giuria c'è la mia amata Dirty Martini, uf!
Saranno due serate splendide... ho avuto il piacere di andarci l'anno scorso e esporre WOW! nella hall del Teatro Elfo Puccini di Milano.
Non lo dimenticherò mai, anche perchè ho fatto coppia fissa, nel giorno come nella notte, nella buona come nella "cattiva" sorte, con Little Lady... amica mia!
Bene, poichè le cose da dire sarebbero ancora miriadi, mi do un bello stop e ti faccio vedere chi è Dirty Martini, in uno dei suoi act che amo di più.

Ho deciso, stanotte mi avvolgo nel boa e farò sogni sbrilluccichini!
Notte!




venerdì 3 maggio 2013

La paura fa 90 (e 'a dignità fa cientuttanta)


Caro Diario,


hai mai paura tu?
Chessò... che io ti smarrisca, che non ti apra più, che non mi venga più a rifugiare in te?
Io si sai... per un periodo ne ho avuta tanta.
Di me stessa, di perdere il controllo, di impazzire, di evaporare.
La paura è un buco nero che ti risucchia improvvisamente, ma le ragioni perchè lo fa sono antiche e profondamente radicate in noi stessi.
Una volta trovate le mie ragioni, a poco a poco la paura si è dissolta, o comunque diluita.
Trovare le ragioni significa trovare l'essenza di noi stessi, crescere, rendersi consapevoli delle proprie forze, ma anche delle proprie mancanze, delle proprie miserie.
La consapevolezza è quella luce che illumina la tua strada, anche quando fai passi falsi, quando incontri persone o cose sbagliate che vesti di bellezza perchè in quel momento ne hai bisogno.
La consapevolezza è dolorosa perchè ti fa vedere immediatamente le cose, ti fa avere le sensazioni giuste in momenti in cui di sensazioni non ne vorresti nemmeno una.
Per questi motivi spesso la odi, ma è fondamentale averla.
La paura fine a se stessa ti blocca, ti avvizzisce, ti limita, ma è un'energia che non chiede altro che di essere trasformata.
Se la trasformazione avviene diventi un essere più forte, forse perdi un pò di ingenuità, preziosa per sognare, ma dannosa per vivere in profondità la vita.
In realtà, sotto sotto, io anelo ad essere dotata di una "cazzimma" senza confine... ma non a sproposito, solo quando serve, ma mirata e devastante.
La mia natura la conosci... quindi hai una ricetta che fa al caso mio?
Pare che quelli nati sotto il segno dello Scorpione siano scaltri e vendicativi, sul' io aveva nascere nu scurpione annacquato?!
No dico!
Comunque, senza divagare troppo, la paura fa 90 e se ci metti tu altri due numeri vicino vediamo di prendere un terno secco.

E come dicono degli amici cari (A67):

E se 'a paura fa nuvanta
'a dignità fa cientuttanta
tanta voglia 'e cagnà

E mo ce li sentiamo pure!