Caro Diario,
hai mai paura tu?
Chessò... che io ti smarrisca, che non ti apra più, che non mi venga più a rifugiare in te?
Io si sai... per un periodo ne ho avuta tanta.
Di me stessa, di perdere il controllo, di impazzire, di evaporare.
La paura è un buco nero che ti risucchia improvvisamente, ma le ragioni perchè lo fa sono antiche e profondamente radicate in noi stessi.
Una volta trovate le mie ragioni, a poco a poco la paura si è dissolta, o comunque diluita.
Trovare le ragioni significa trovare l'essenza di noi stessi, crescere, rendersi consapevoli delle proprie forze, ma anche delle proprie mancanze, delle proprie miserie.
La consapevolezza è quella luce che illumina la tua strada, anche quando fai passi falsi, quando incontri persone o cose sbagliate che vesti di bellezza perchè in quel momento ne hai bisogno.
La consapevolezza è dolorosa perchè ti fa vedere immediatamente le cose, ti fa avere le sensazioni giuste in momenti in cui di sensazioni non ne vorresti nemmeno una.
Per questi motivi spesso la odi, ma è fondamentale averla.
La paura fine a se stessa ti blocca, ti avvizzisce, ti limita, ma è un'energia che non chiede altro che di essere trasformata.
Se la trasformazione avviene diventi un essere più forte, forse perdi un pò di ingenuità, preziosa per sognare, ma dannosa per vivere in profondità la vita.
In realtà, sotto sotto, io anelo ad essere dotata di una "cazzimma" senza confine... ma non a sproposito, solo quando serve, ma mirata e devastante.
La mia natura la conosci... quindi hai una ricetta che fa al caso mio?
Pare che quelli nati sotto il segno dello Scorpione siano scaltri e vendicativi, sul' io aveva nascere nu scurpione annacquato?!
No dico!
Comunque, senza divagare troppo, la paura fa 90 e se ci metti tu altri due numeri vicino vediamo di prendere un terno secco.
E come dicono degli amici cari (A67):
E se 'a paura fa nuvanta
'a dignità fa cientuttanta
tanta voglia 'e cagnà
E mo ce li sentiamo pure!
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