lunedì 7 gennaio 2013

Chi tene 'o mare


Caro diario,

lo sai che la pelle d'oca può farti scoprire parti del corpo che non pensavi di avere?
Ma questo succede solo con le emozioni forti, quelle che ti scuotono nel profondo.
Torniamo un attimo indietro.
Ieri:
- Dddrrriiinn
- Roby: pronto?
- Mamma: Roby, a mamma, io non vengo al concerto, ma ti viene a prendere papà e ci andate insieme.

Il concerto in questione è un evento.
Pino Daniele riporta sulla scena uno spaccato musicale a cui io non sono legata, ma moooolto di più.
Inoltre con loro c'è un pezzo di cuore, il che mi rende orgogliosa e ancora più emozionata.
Papà arriva a prelevarmi tipo carrozza di Cenerentola e ci avviamo alla volta della Casa della Musica.
La nostra rilassatezza e pacata gioia viene interrotta dalla telefonata del pezzo di cuore su citato:
- Ma dove siete?
- Stiamo arrivando ^_^
- State arrivando?! Ma se il concerto comincia fra 3 minuti!
- Eh? Argh. Papà sei arrivato tardi! >.<
Il genitore contrariato decide di rimandare la polemica incollando il piede sull'accelleratore.
Ora siamo Johnny Depp e Benicio Del Toro in "Paura e delirio a Las Vegas".
Provo a sdrammatizzare dicendo: "su dai non fa nulla, alla fine è solo un concerto", ma dentro me sto guidando con lui l'auto tipo computer game... voglio, devo vedere quel conerto.
Tutto si risolve per il meglio, mentre ci perdiamo a Fuorigrotta la mia memoria visiva mi viene in soccorso e riusciamo a parcheggiare tipo criminals davanti al luogo agognato.
Gli accrediti ci sono! Via!
Mi accorgo di camminare troppo veloce, lasciando il povero papi in debito di ossigeno alle mie spalle.
Ma gli applausi e le grida son troppo forti, mi attirano come una calamita.
Entriamo, una gentile donzella ci accompagna ai nostri posti... a sole 4 file dal palco, si vede benissimo! *_*

Mi sfilo il cappotto, guardo Pino e lui mi dice: Je sto vicino a te…
Ci sono situazioni bizzarre che ti fanno pensare che l’artista si stia proprio rivolgendo solo a noi.
La mia bocca si spalanca in un sorriso tale da permettere agli angoli di giocare con i lobi delle orecchie!
Sono stata seduta tutto il tempo ‘mpont’ ‘a seggia (in punta alla sedia), collo teso e viso rivolto in alto.
Ho inforcato gli occhiali e sgranato gli occhi, come faccio sempre quando cerco di farmi entrare dentro più particolari possibili.
Ho cantato… conosco tutti i pezzi e ogni riff di chitarra.
Sono stata distratta solo dall’arrivo di alcuni backliner più carini della media, ma son subito rientrata nei ranghi.
Benicio Del Toro alla mia sinistra si è di nuovo trasformato nell’uomo più dolce del mondo e canta con me, applaudendo in levare e chiedendomi di applaudire in battere che così viene bene.
Parte della folla cerca di dire a Pino che il Napoli ha segnato due volte contro la Roma, ma lui è rapito dai suoi ospiti e non sente, o fa finta di non sentire…
Su “Chi tene ‘o mare” la mia gola si asciuga e sorrido perché penso sia colpa del sale.
Le emozioni si susseguono perché tutte le canzoni abbracciano parte della mia infanzia e l’inizio della mia adolescenza, con tutto il carico di “bipolarismo” esistenziale, gioia/dolore, evoluzione della personalità, trasferimento da Milano a Napoli, il terremoto, gli amori disperati, la femminilità prepotente, fino a me come sono ora… una donna col cuore bambino.
La serata si è conclusa con un gelato da Ciro a Mergellina, il pezzo di cuore (chissà che è, eh?) che mi porta dei cd, il faccino un pò giù di papi che era dispiaciuto che mamma non fosse venuta e il mio sguardo incollato al mare e alla sagoma del castello più bello del mondo.
Applausi.




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3 commenti:

  1. Uh. Come essere lì con te. <3

    PS: mi piace "diario di una scugnizza!" :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Mi hai fatto emozionare. quanto avrei voluto esserci non hai idea. purtroppo anche questa volta il mio lavoro, mi porta a dover sacrificare i piaceri. :( :) sei forte!

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