sabato 21 giugno 2014

Love's not dead


Caro diario,

A proposito di musica, ricordi e tenerezze varie.
Oggi in radio hanno pronunciato la parola "acciuga" e io ho fatto un salto nel tempo.
Liceo Artistico, un milione di anni fa o forse due.

- A me piacciono più gli Spandau Ballet che i Duran Duran.
Quando lo dissi avevo 14 anni, ero al liceo e mi sentivo del tutto outsider per aver pronunciato quelle parole.
Ma Sandro Acciuga mi guarda, abbassa gli occhiali da sole e avvicina i suo occhi tondi e verdi ai miei:
- Ntz, ntz bella bambina... a te non piacciono nè gli uni, nè gli altri.
A te piacciono i PIL. Tanto sono easy pure loro ora.
Mi venne una battuta del cazzo a proposito dei peli, ma non la feci perchè lui era fra quelli "grandi", con gli anelli, le creste e che avevano simpatia per me. Una simpatia spontanea che non avevo chiesto e che non mi aspettavo.
- I PIL?!
- Non li conosci... lo so. Sei una bambina.
Mi piaceva quell'aria sarcastica da duro, che di duro non aveva nulla.
Lui e Nick, "quello inglese" con cui mi scambiavo selvaggi baci dietro al portone della scuola, davano i pugni nelle lamiere del perenne cantiere in corso... si chiamavano "bastardo" l'un l'altro e ci tenevano a rassicurarmi che era un gergo affettuoso fra loro che erano punk.
Se ci ripenso ora muoio di tenerezza fulminante.
Mi prese per mano dicendo:
- Nick lo sa che ti prendo la mano. Stai serena.
Lo guardavo con gli occhietti sgranati e mi lasciavo letteralmente trasportare fra piazze, sale prove, gente che non conoscevo, ma che mi abbracciava come se fossimo sempre stati amici. Avevo i capelli cortissimi e le mani di tutti sempre in testa.
Non potevo mai fare tardi... abitavo in provincia e avevo una doppia vita.
Mi dividevo tra spille da balia "appizzate" in ogni dove e la palla a volo nel cortile di casa.
Ho capito nel tempo, quando molti di quelli che amavo sono scomparsi, che proprio la palla a volo, i campi e il gioco con la molla, mi hanno salvato la vita o quantomeno la salute.
Io andavo nettamente controcorrente... ero una piccola peste di giorno e una candida bambina che correva fra i fiori la sera. Ora mi sembra divertente la cosa, ma a quei tempi avrei solo voluto tornare tutte le notti alle 5 a casa.
Insomma, mano a mano con Sandro Acciuga ho fatto un salto nel rock'n'roll dei Ramones, Clash, Sex Pistols, Pil, Dead Kennedys, GBH e un altro mare nel quale non ho mai smesso di nuotare.
Sono diventata grande attraversando varie vite, senza mai lasciare quella sottile rabbia, la passione e la curiosità che mi muovevano in quegli anni.
Sono rimasta doppia, scoprendo che poi è proprio uno + uno che fanno un'unica dimensione.
La musica è rimasta la molla che mi fa saltare, che mi fa gioire e amare.
I ricordi, gli incontri e gli scambi sono un tesoro che ringrazio ogni giorno di possedere.
Sandro Acciuga se n'è andato molto presto... ci eravamo un po' separati perchè lui diventava sempre più rude boy, mentre io avevo ancora un po' di strada da bambina da fare.
Ma non dimenticherò mai quella mattina che bussò alla porta durante la mia lezione di ornato:
- Posso parlare con Roberta Della Volpe?
Uscii per salutarlo.
- Non ho fatto il rinvio militare. Parto. Ma appena ho una licenza ti vengo a prendere, ci siamo un po' persi di vista e mi dispiace.
Fui felice. Tanto, ma non lo rividi mai più.
Se lo portò via un incidente stradale, solo che è rimasto fra i miei amici di sempre e sempre ci resterà.
Ci ascoltiamo il pezzo che mi fece sentire perchè: "è più facile per te".
Durante il pezzo sorrisi cercando di darmi il giusto contegno per non deluderlo. Ma mi piacque.
Per Sandro, per l'amore, l'amicizia e per voi.







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